Cappello del prete brasato al vino aglianico

IL BUON VINO NEL PIATTO 

 

Carne, pesce, salse e dolci, sono tanti gli utilizzi del vino in cucina, da semplice ingrediente a vero protagonista. Bisogna però prestare attenzione alla scelta di quest’ultimo, non basta prendere tra le mani la prima bottiglia aperta che ci capita, ogni vino deve ben amalgamarsi al resto degli ingredienti.

Parliamo dell’Aglianico

L’Aglianico è per eccellenza il vino del sud, diffuso principalmente in Campania e Basilicata, ma anche in Puglia e Molise, le origini sono incerte, probabilmente si deve  ai greci il merito di aver portato sulla nostra penisola questo vitigno straordinario. Si tratta di un vino rosso, corposo e deciso dal sapore intenso che rievoca aromi di frutta con note di liquirizia. Un vino che necessita del giusto tempo per esprimere al meglio le sue incredibili qualità.

Gli chef Giuseppe Mininno e Carla Molinaro di Echi Antichi ci propongono un secondo piatto di grande impatto, una vera è propria leccornia!

Cappello del prete brasato al vino Aglianico Colle Petrito, crema di patate e carota di Polignano.

Il vino in questa preparazione culinaria non avrà un ruolo marginale, infatti sarà presente sia nella fase iniziale per la marinatura, che durante la cottura. Per realizzare questa prelibatezza abbiamo selezionato l’Aglianico di Cantine Colle Petrito, un vino di color rosso rubino, dal profumo e gusto intenso e fruttato che ben si combina con il tipo di carne scelta, utilizzeremo in questo caso il cappello del prete, un taglio versatile ideale per cotture a fuoco lento.

Ingredienti per quattro persone:

– 800g di cappello del prete

– 1 bottiglia di Vino Aglianico Colle Petrito

– brodo vegetale q.b.

– 1 cipolla grande bianca

– 2 carote medie

– 2 carote di Polignano

– 600g di patate

– 1 costa grande di sedano

– chiodi di garofano

– foglie di alloro

– farina q.b.

– sale q.b.

PREPARAZIONE

Facciamo marinare la carne per almeno otto ore nel vino con sedano, carota e cipolla tagliati a pezzettini. Trascorse le ore di marinatura, asciughiamo e infariniamo la carne, facciamo rosolare su tutti i lati in una pentola con olio extravergine d’oliva. Si deve formare una leggera crosticina su tutti i lati della carne.

Togliete la carne dalla pentola e inserite le verdure impiegate per la marinatura, fate soffriggere e inserite nuovamente la carne e aggiungete il vino poco alla volta facendo evaporare l’alcol e il brodo. Dovete coprire interamente il pezzo di carne. Chiudete con il coperchio e fate cuocere a fiamma bassa per circa 4 ore. A fine cottura lasciate raffreddare la carne e frullate ciò che resta all’interno della pentola, filtrate e fate ridurre aggiungendo un po di miele e se necessario altro vino

Per la crema di patate:

Pulite e tagliate le patate a pezzi, mettetele in una pentola con acqua e uno spicchio d’aglio, fate cucinare per circa un’ora. Terminata la cottura, scolate le patate e frullatele con olio, sale, noce moscata, pepe e acqua di cottura quanto basta (ricordatevi di togliere lo spicchio d’aglio).

Per la carota di Polignano:

Sbucciate la carota e fatela bollire in acqua salata. Tagliate le carote a metà per la lunghezza. Condite con sale e pepe

Il risultato sarà strabiliante, un profumo incredibile inebrierà la vostra casa, scuoterà i vostri animi e sedurrà il vostro palato.

Per altre ricette seguiteci nei prossimi articoli.

Un ringraziamento speciale ai nostri Chef Giuseppe Mininno e Carla Molinaro di Echi Antichi.  https://www.echiantichi.com/